Ricordare Biagio Lorè, parlando di solidarietà associativa

12 Gennaio 2011 0 Di Life

“Una mano amica…un sorriso per chi soffre”, è stato il tema della serata organizzata da un gruppo di amici, coordinati da Mario Masella, per ricordare il prof. Biagio Lorè, scomparso il 31 agosto 2009. Diverse associazioni umanitarie presenti sul territorio, si son date qui appuntamento per illustrare la loro attività, e per dare un messaggio di speranza a chi soffre. ”

Credo che ad ogni persona, ha sostenuto Carmela Fedele dell’ANT, debba essere data la possibilità di vivere con i propri cari, a casa propria, gli ultimi giorni di vita, ed è questo che la mia associazione fa. L’ANT nasce a Bologna come associazione nazionale per lo studio dei tumori solidi, nel 1978, con lo scopo di assistere gratuitamente i sofferenti di tumore a domicilio con professionalità, ma soprattutto con amore. Crediamo che la vita debba essere vissuta con dignità, dal primo all’ultimo respiro. I valori da noi promossi sono collaborazione, solidarietà e rispetto della vita vissuta con dignità, senza abbandono né accanimento terapeutico. I nostri volontari operano come una formica, lavorando alacremente e silenziosamente, senza chiedere mai ricompense o ringraziamenti”. “E’ molto importante per una persona diversamente abile, ha detto Anna Russo dell’Adelphos, il sostegno e l’aiuto di una famiglia, ma essa da sola non basta, anche perchè non siamo eterni, ed è proprio questa la preoccupazione che accomuna noi famiglie. Per il genitore di una persona diversamente abile, il pensiero di ciò che sarà il dopo è costantemente presente, ed è motivo di preoccupazione e di ansia. Per questo abbiamo creato l’associazione Adelphos, soprattutto per seminare solidarietà, anche attraverso l’esempio. Vogliamo costruire le basi di una società più solidale, alla quale affidare i nostri figli quando non ci saremo più, vogliamo creare un posto dove questi ragazzi si sentano parte attiva e non passiva della società, dove essi possano realizzare i propri sogni. Pensiamo questa cittadina aperta all’accoglienza, dove il ragazzo diversabile possa mettere a frutto quelle che sono le se pur diverse abilità, esattamente come ha saputo far il prof. Biagio Lorè”. Ha voluto poi lanciare un messaggio, lamentando anche la mancanza di un mezzo di trasporto: “Iniziative come quelle di stasera sono utili, ma occorre che attorno ad esse ci sia una rete di sostegno di tutta la società, ma soprattutto di chi ha il potere di decidere come deve funzionare e si deve strutturare una comunità, e qui entrano in campo le responsabilità di chi amministra”. Dopo aver ripercosso la nascita della Fratres (Gruppo Donatori di Sangue) a Palagiano, Cosimo Letizia si è soffermato sui risultati dell’associazione. “L’anno scorso abbiamo effettuato 490 donazioni, ha informato, anche più di una al giorno. I nostri donatori iscritti al gruppo sono 680, e nel 2010 abbiamo chiuso con 524 donazioni. Contiamo 50 donatori che hanno iniziato i vari processi di tipizzazione, per una eventuale donazione del midollo osseo, e 17 donatori di organi. Siamo un gruppo di volontari avente per scopo l’affermazione della carità e della fraternità cristiana. L’obiettivo che intendiamo raggiungere è quello dell’autosufficienza, che stando alle statistiche, dovrebbe essere il 4% della comunità, e attualmente siamo al 3%”. Sull’AISLA si è intrattenuto Rocco Licomati, mentre Rocchina Capriola ha parlato de “I Ragazzi senza limiti”, della parrocchia Maria SS. Immacolata. “Siamo nati, ha evidenziato, con l’intento di dare concretamente ai ragazzi diversamente abili non solo un posto dove incontrare gli amici, scambiarsi delle idee, confrontarsi, ma attraverso varie attività crescere insieme. Si nasce persona e non disabile, la diversabilità è una patologia, non un’etichetta, sono ragazzi che hanno bisogno di amicizia, non di pietismo”. Della figura di Biagio Lorè hanno infine parlato Maria Grazia Mellone, consigliere incaricata Cultura (“Biagino non è ricordo del passato, non l’abbiamo mai sentito assente. Richiamo l’attenzione di tutti sulla parola Bontà, perché è stata essa che ha animato tutte le virtù di Biagino, ed è quella Bontà che continua ad incarnarsi in mezzo a noi, e a darci un messaggio straordinario di vita”), e Rocco Ressa, Sindaco di Palagiano (“E’ stato un caro amico, un bravo compagno, ha lasciato un vuoto nella nostra città e in tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzarlo e di condividere con lui dei momenti di lavoro, di studio, di gioco. Sapeva andare in profondità, e conosceva l’animo dell’uomo, di chi gli stava di fronte, interpretando bene i suoi bisogni. Aveva la capacità di saper indicare la strada anche nei momenti più complessi, e con lucidità riusciva a chiarire una situazione che appariva difficile”). Conduttrice della serata, è stata Grazia Maria Tagliente, mentre Katia Tinella ha letto diversi brani sul tema dell’incontro. I momenti musicali sono stati affidati a Silvia Ricca, voce soprano, Marianna Protopapa, pianoforte, Luigi Presta, violino. La serata per ricordare Biagino si è rivelata, a tutti gli effetti, un dizionario della solidarietà, una musica di speranza su più spartiti…”Una mano amica…un sorriso per chi soffre”. Un Grazie agli organizzatori.

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Giuseppe Favale

P. S. Dei momenti musicali ce ne occuperemo dettagliatamente a breve.