Sacco e Vanzetti

19 Agosto 2010 0 Di Life

La notte tra il 22 e il 23 Agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown vicino a Boston negli Stati Uniti venivano condannati a morte Nicola Sacco ( il vero nome Ferdinando) e Bartolomeo Vanzetti.

Questa brevemente la storia di due uomini come tanti che allora, come oggi, per sfuggire alla povertà emigrarono in una terra straniera in cerca di un sogno.

Il Governo degli Stati Uniti in pieno sviluppo economico concesse agli industriali l’autorizzazione per far giungere lavoratori da ogni parte per meglio sfruttarli.

Alcuni di questi lavoratori erano in condizioni di facile ricatto, in quando debitori da subito dei padroni che avevano anticipato i soldi per il viaggio e per la loro prima sistemazione.

Di tutti i lavoratoti che arrivarono gli italiani erano quelli maggiormente discriminati.

Da alcuni quaderni contabili si evince che gli italiani erano pagati meno dei lavoratori di colore perchè giudicati vagabondi e mafiosi.

Anche nella comunità cattolica erano emarginati all’ultimo gradino, infatti gli italiani nonostante contribuivano alla costruzione delle chiese sia economicamente che direttamente dedicando ore di lavoro gratuito, erano rilegati in luoghi secondari, es. scantinati, quando si celebrava messa.

Questa in sintesi la situazione dei lavoratori.

Mentre il nascente capitalismo USA viveva, dal canto suo una situazione di tale disordine di tale spregiudicatezza che fu quasi naturale il bisogno dei lavoratori ad organizzarsi per fare fronte alla situazione e per reclamare dignità e giustizia.

Sacco e Vanzetti erano fra questi, erano militanti sindacali ( sindacato IWW ) in prima fila e furono per questa ragione scelti come cavie per dare un esempio a tutto il movimento dei lavoratori.

Credo però che l’accanimento contro Sacco e Vanzetto fu tale anche perché italiani, proprio loro considerati una nullità ,erano così ben voluti dai lavoratori di ogni nazionalità.

Colpire loro significava dare un esempio al crescente movimento di emancipazione.

Dopo il loro arresto, per false accuse di rapina, il movimento di emancipazione di tutto il mondo si mobilitò per la loro scarcerazione e nonostante ciò come molti sanno furono assassinati.

Il comitato Sacco e Vanzetti presieduto da Pietro Nenni per anni ha continuato a battersi per la loro riabilitazione, per dimostrare la loro estraneità ai fatti cui erano accusati e dimostrare come poi è stato riconosciuto che i responsabili della rapina furono dei comuni malviventi e che il loro omicidio fu una vendetta dello stato USA.

Affinché la loro storia non cadesse nell’oblio, affinché quel giorno ci rimanga ben impresso , in tutto il mondo, ed anche in Italia, tantissime città dedicarono loro strade, piazze, dando così il giusto riconoscimento, allora come oggi, a chi diede la vita e continua a farlo per la giustizia sociale.

Il loro ricordo ha un significato speciale mentre il nostro dovere è non far dimenticare che sono stati assassinati degli innocenti, non permettere che tutti coloro che hanno combattuto per l’emancipazione diventino un punto minuscolo in una colonna di numeri quali siamo per i potenti.

Vitaliano

PS . per saperne di più basta andare su internet Sacco e Vanzetti.