Slow Food & Fast Foot

Slow Food & Fast Foot

14 Agosto 2014 0 Di Life

merde

 

“Note di Gusto” è uno degli appuntamenti più belli della vita del nostro paese, e non posso che complimentarmi con la sezione palagianese di Slow Food per l’organizzazione impeccabile della manifestazione. E’ assai piacevole indugiare tra quei vicoli del centro di Palagiano, in mezzo al via vai di persone che assistono ai diversi eventi, spettacoli, concerti, mentre si riscopre lentamente il gusto dei buoni sapori.

Quegli stessi vicoli, però, mi capita di percorrerli quotidianamente con “fast foot” (piede veloce!) al mattino quando vado a comprare il giornale. Infatti, quelle stradine che per una sera sembrano così suggestive, durante il resto dell’anno emanano un odore nauseabondo, sono invase da sporcizia e da escrementi di animali. Tant’è che ironicamente spesso immagino che arrivando all’edicola, prima o poi, leggerò sul giornale che lì dove sono appena passato è scoppiato un focolaio di colera…

Ieri sera, vedendo tutta quella gente in quei luoghi che mi sono tanto familiari, mi sono ritrovato a fare alcune considerazioni mentre ascoltavo l’intervento di
Mariagrazia Mellone, consigliere comunale con delega alla cultura, durante uno degli eventi legati alla manifestazione in cui si parlava di arte. Arte contemporanea per arte contemporanea, in quel momento mi è venuto in mente il gesto artistico di Piero Manzoni (1933-1963), che raccolse le sue feci in novanta scatolette di latta con un’etichetta su cui vi era scritto: “Merda d’Artista”.

Be’, purtroppo generalmente lì dalle parti del Castello, di “Merda d’Artista” se ne vede poca, ma parecchia di cani o di altri animali randagi. E pure gli odori sono quasi sempre piuttosto “stonati”.

Ora, per carità, nessuno pretende che il sindaco faccia il sindaco: l’abbiamo capito che ha altro da fare e che c’è poco da illudersi: ma speriamo che almeno qualche consigliere comunale un po’ più sensibile e presente nelle vicende di questo sventurato paese prenda a cuore la dignità e la decenza dei luoghi, cosicché passando per quei vicoli in un giorno qualunque si possa finalmente camminare “slow foot”…

 

Giuseppe Piccoli

 

penso