Le Primarie siano un bagno di realtà

Le Primarie siano un bagno di realtà

7 Gennaio 2012 4 Di Life

Se dovessi sostenere che l’ultimo decennio è stato il trionfo della negazione della realtà, unito all’iperbole parolaia, che di quella negazione è stata insieme prodotto e strumento di affermazione, credo che ben pochi avrebbero qualcosa da obiettare.

Da Roma a Palagiano, dal berlusconismo al ressismo, in tanti si sono sforzati di negare l’esistenza di complessi problemi economici (a Roma si è provato a negare l’esistenza della crisi, anche quando della crisi ne parlavano perfino i giornaletti parrocchiali; a Palagiano si fingeva di credere che la spesa ordinaria, ormai fuori controllo, dipendesse esclusivamente dai tagli operati dal governo centrale) e tutti erano d’accordo nel sostenere che erano gli altri a inventarsi problemi inesistenti, dato che nessuno, al contrario di quanti erano al governo di una nazione piuttosto che di un paesello, si dimostrava capace di leggere correttamente la realtà.

L’abbiamo visto quanto sono stati bravi i nostri governanti in quella loro lettura, oggi ne abbiamo le prove. Berlusconi è stato costretto ad abbandonare il governo; Ressa, per giustificare gli 11.000€ spesi per una potatura, che al massimo avrebbe potuto costarne 4.000, è costretto a ripiegare mettendosi a citare prezzari ufficiali, come se la verità sul costo di una potatura fosse davvero contenuta in un prezzario, e non nel mercato.

Per capire però a quali livelli può giungere il disprezzo della realtà coltivato da tali facitori di disastri, è sufficiente osservare le reazioni che oggi oppongono alle scelte fatte, nel caso di Monti, o dichiarate, nel caso di chi si candida a succedere a Ressa, da altri. Sarebbero “errate”, loro non le avrebbero degnate neppure di considerazione quelle scelte. Nessuno dei due, tra Berlusconi e Ressa, che si chieda però se per caso, visto che ci siamo in pratica fracassati, il prodigioso volo nel baratro in cui siamo caduti non sia stato dovuto alle scelte operate da entrambi.

Se quanto sostengo è vero, e ritengo che lo sia, le Primarie costituiscono allora un’occasione quasi unica (l’altra, ben più importante, saranno le Amministrative di Maggio) offerta ai cittadini perché torni ad affermarsi il principio di realtà. L’epoca delle favole è finita, con le Primarie abbiamo l’occasione di affermare che ne siamo consapevoli.

Mimmo Forleo