Licenziato Tenta Suicidio: Cgil Taranto, “Approfondire Motivi”
29 Settembre 2013Fonte: http://www.ilpaesenuovo.it/
TARANTO – «Desta sconcerto e rabbia il terribile tentativo di suicidio attuato dal lavoratore di Palagiano licenziato di recente dalla Tecnoservice, società che svolge i servizi di Igiene Pubblica per conto del Comune di Palagiano». Lo sottolinea in una nota il segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica di Taranto riferendosi al gesto dell’operaio di 53 anni che giovedì scorso, una settimana dopo aver perso il lavoro, si è recato al comando della Polizia municipale di Palagiano, e, davanti ai vigili urbani, ha ingerito organo-fosforico, un potente anticrittogamico.
L’uomo è attualmente ricoverata nella sala rianimazione dell’ospedale ‘Santissima Annunziata’ di Taranto in condizioni disperate. «Ancora una vittima della fragilità – aggiunge Bellanova – di questa società schiacciata dalla crisi, tanto da obbligarci ‘moralmente’ a chiedere che venga approfondita la motivazione di un licenziamento che può apparire eccessivamente severo rispetto allo stesso fatto contestato». Il sindacalista si dice convinto «che l’Autorità giudiziaria saprà compiere con attenzione ogni indagine utile per giungere alle motivazioni note e meno note che possono aver spinto il lavoratore a questo gesto estremo e per sgombrare il campo dalle cose dette e non dette che circolano in questi giorni tra i lavoratori di quel cantiere della Tecnoservice».
La Cgil Funzione Pubblica chiede inoltre «all’amministrazione comunale di Palagiano di verificare con attenzione le modalità con cui vengono svolte le attività in quell’appalto dei servizi di igiene pubblica, a partire dalle condizioni di sicurezza con i cui i lavoratori vengono impegnati. Con la sentita speranza che le condizioni del lavoratore migliorino quanto prima – conclude Bellanova – alla sua famiglia giunga il sostegno morale e sindacale della Fp Cgil Taranto».
Dopo aver letto questo articolo, mi chiedo se non sia il caso di informare il sig. Bellanova del fatto che la CGIL è dotata di una propria sezione anche a Palagiano. E che basterebbe una sua telefonata ai responsabili locali non dico per “approfondire”, ma almeno per farsi un’idea sommaria circa quanto sta accadendo, da due anni, a Palagiano e specificamente nel servizio di cui il signore in parola sembra all’improvviso aver scoperto l’esistenza.
«Ancora una vittima della fragilità – aggiunge Bellanova – di questa società schiacciata dalla crisi, tanto da obbligarci ‘moralmente’ a chiedere che venga approfondita la motivazione di un licenziamento che può apparire eccessivamente severo rispetto allo stesso fatto contestato»
Ecco, sig. Bellanova, a proposito di “obblighi morali”, risulta moralmente riprovevole coinvolgere una crisi economica (come già parziale giustificazione di una amministrazione di centro-sinistra, e quindi vicina politicamente all’organizzazione da lei rappresentata) in fatti (tipo un licenziamento) che con la crisi non c’entrano affatto. La informo che i costi del servizio in oggetto sono a Palagiano integralmente coperti dagli utenti, e risulta pure che detti utenti siano perfettamente in linea con i pagamenti da loro dovuti.
Forse, a proposito di “motivi”, sarebbe meglio rivolgere qualche domanda a Comune e Ditta per capire le ragioni per cui il salario degli operai viene pagato, costantemente, con diversi mesi di ritardi. Senza che, e questo lo dobbiamo scrivere per dovere di cronaca, tra gli operai si siano finora manifestati istinti suicidi. Si informi e ci faccia sapere, casomai dovesse tornarle la voglia di scrivere ancora.
“Il sindacalista si dice convinto «che l’Autorità giudiziaria saprà compiere con attenzione ogni indagine utile per giungere alle motivazioni note e meno note che possono aver spinto il lavoratore a questo gesto estremo e per sgombrare il campo dalle cose dette e non dette che circolano in questi giorni tra i lavoratori di quel cantiere della Tecnoservice».”
Dovesse tornare a scrivere sul presente argomento, sig. Bellanova, la prego fin da ora di essere più chiaro in futuro. Il «campo dalle cose dette e non dette» in cosa consiste? Consiste forse in una tesi sostenente che un dipendente è stato licenziato per far posto a un altro con più santi in Paradiso? E perché non lo scrive chiaramente? Forse perché sappiamo, noi che notoriamente non crediamo nel Paradiso, che i santi spesso si annidano in un’amministrazione pubblica?
“La Cgil Funzione Pubblica chiede inoltre «all’amministrazione comunale di Palagiano di verificare con attenzione le modalità con cui vengono svolte le attività in quell’appalto dei servizi di igiene pubblica, a partire dalle condizioni di sicurezza con i cui i lavoratori vengono impegnati.”
A dirla tutta, sig. Bellanova, a Palagiano è cosa risaputa – almeno per i lettori di Palagiano.net – che il Capitolato d’Appalto faceva riferimento a una normativa in materia di sicurezza del tutto superata da leggi successive. Questo accadeva la bellezza di tre anni fa, ma nel frattempo non risultano né nell’archivio di questo sito e neppure negli archivi della Procura di Taranto denunce firmate dalla CGIL a questo proposito.
Tanti cari saluti, a lei e alla pregevole organizzazione per la quale scrive.
Mimmo Forleo